BENVENUTI nell’angolo della POESIA!
Credo in te di Pam Brown
Credo in te, amico. Credo nel tuo sorriso, finestra aperta nel tuo essere. Credo nel tuo sguardo, specchio della tua onestà. Credo nella tua mano, sempre tesa per dare. Credo nel tuo abbraccio, accoglienza sincera del tuo cuore. Credo nella tua parola, espressione di quel che ami e speri. Credo in te, amico, così, semplicemente, nell’eloquenza del silenzio.
A scuola
Eccoci a scuola, felici e ansiosi
d’imparare tante cose:
la matematica, la geografia
e qualche bella poesia.
Coi grembiulini belli ordinati,
con quaderni e libri illustrati;
ci salutiamo con simpatia,
fra tanti amici, che allegria!
Studieremo con grande impegno,
mettendo a frutto il nostro ingegno;
ce la faremo, questo è sicuro,
qui si costruisce il nostro futuro!
Maria Grazia
Insegnerai a Volare, ma non voleranno il Tuo Volo. Insegnerai a Sognare, ma non sogneranno il Tuo Sogno… Insegnerai a Vivere ma non vivranno la Tua Vita.
Ma in ogni Volo, in ogni Sogno e in ogni Vita, rimarrà per sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto. Madre Teresa di Calcutta
Filastrocca delle buone maestre di Bruno Tognolini Maestra, insegnami il fiore ed il frutto “Col tempo, ti insegnerò tutto!”. Insegnami fino al profondo dei mari “Ti insegno fin dove tu impari!”. Insegnami il cielo, più su che si può “Ti insegno fin dove io so!”. E dove non sai? “Da lì andiamo insieme Maestra e scolaro, dall’albero al seme. Insegno ed imparo, insieme perché Io insegno se imparo con te!”. La cosa più bella
di Madre Teresa di Calcutta
Il giorno più bello? … OGGI
La cosa più facile? … SBAGLIARE
L’ostacolo più grande? … LA PAURA
Lo sbaglio peggiore? … ARRENDERSI
La radice di tutti i mali? … L’EGOISMO
La distrazione più bella? … IL LAVORO
La peggiore sconfitta? … LO SCORAGGIAMENTO
I migliori insegnanti? … I BAMBINI
La prima necessità? … PARLARE CON GLI ALTRI
La cosa che più fa felici? … ESSERE D’AIUTO
Il mistero più grande? … LA MORTE
Il peggior difetto? … IL MALUMORE
La persona più pericolosa? … IL BUGIARDO
Il sentimento più dannoso? … IL RANCORE
Il regalo più bello? … IL PERDONO
La cosa di cui non si può fare a meno? … LA CASA
La strada più rapida? … IL CAMMINO GIUSTO
La sensazione più gratificante? … LA PACE INTERIORE
Il gesto più efficace? … IL SORRISO
Il miglior rimedio? … L’OTTIMISMO
La maggior soddisfazione? … IL DOVERE COMPIUTO
La forza più potente? … LA FEDE
Le persone più necessarie? … I GENITORI
La cosa più bella di tutte? … L’AMORE
EDUCATORE,
ci sono barche nel mare…
La loro speranza è legata alla tua luce.
Tuo compito è restare sullo scoglio,
luce di faro,
indicatore di percorsi.
Non spegnerti!
Fratello Igino
CONTA I FIORI
Conta i fiori del tuo giardino, non le foglie che cadono. Conta le ore di sole della tua giornata, non le nuvole. Conta le stelle delle tue notti, non le ombre. Conta i sorrisi della tua vita, non le lacrime. E ad ogni compleanno conta con gioia la tua età dal numero degli amici, non da quello degli anni.
Non fermarti mai! Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni. Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno. Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza. Dietro ogni successo c’è un’altra delusione. Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo. Non vivere di foto ingiallite… insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto. Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce. Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone. Pero` non trattenerti mai!!! Madre Teresa di Calcutta
Tu sei come la matita
Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo una lettera. Ad un certo punto le domandò: “Stai scrivendo una cosa che è capitata a noi? E che magari parla di me?”
La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: “E’ vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto”. Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunchè di speciale. “Ma è uguale a tutte le matite che ho visto nella mia vita!” “Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell’esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo”. “ Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. ‘Dio’: ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà. Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. E’ un’azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perchè devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore. Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un’azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia. Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te. Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza, impegnati ad avere piena coscienza di ogni tua azione.” (Paolo Coelho)
L’amore non è già fatto. Si fa.
di Michel Quoist
L’amore non è un vestito già confezionato, ma stoffa da tagliare, preparare e cucire. Non è un appartamento ‘chiavi in mano’, ma una casa da concepire, costruire, conservare e spesso riparare. Non è vetta conquistata, ma partenza dalla valle, scalate appassionanti, cadute dolorose nel freddo della notte o nel calore del sole che scoppia. Non è solido ancoraggio nel porto della felicità ma è un levar l’ancora, è un viaggio in pieno mare, sotto la brezza o la tempesta. Non è un “sì” trionfale, ma è una moltitudine di “sì” che punteggiano la Vita, fra una moltitudine di “no” che si cancellano strada facendo. Non è l’apparizione improvvisa di una nuova Vita, perfetta fin dalla nascita, ma sgorgare di sorgente e lungo tragitto di fiume, qualche volta in secca, altre volte traboccante, ma sempre in cammino verso il mare INFINITO.
Se Tu sei maestro di A.Gille
Se tu entri in classe come si va in vacanza se il tuo cuore batte più forte vedendo i tuoi allievi se ogni viso è per te un’anima da amare se tu riprendi con gioia il dialogo sospeso se ogni tua ora passata è troppo presto fuggita se ami meglio il tuo lavoro ad ogni anno che passa se la tua opera ti sembra incompleta se ti senti debole, ma la tua fiducia immensa se Dio è ogni giorno il tuo grande confidente se le dita irrequiete e i piedi rumorosi sono sinfonia se le tue punizioni sono rare come la pioggia in luglio se le inevitabili difficoltà ti trovano sorridente se la tua giustizia sa fasciarsi d’amore se tu combatti il male, ma non il colpevole se ogni giorno che passa ti trova migliore se senza essere schiavo tu segui un metodo se ogni classe in cui insegni è un’opera nuova se incatenato ogni giorno conservi l’anima libera se tu sai istruire, ma meglio educare se sapendo tante cose tu non ti senti sapiente se tu sai studiare ciò che tu credevi di sapere se al posto di interrogare tu sai soprattutto rispondere se tu sai essere fanciullo pur restando maestro se tu sai essere maestro senza sentirti maestro se davanti alla bellezza tu sai meravigliarti se per la verità resti intransigente se la tua vita è lezione e le tue parole silenzio se la tua vita è preghiera e la tua fede splendente e se i tuoi allievi vogliono somigliarti, allora, solo allora TU SEI MAESTRO.
“Non aspettare di finire l’università, di innamorarti, di trovare lavoro, di sposarti, di avere dei figli, di vederli sistemati, di perdere quei dieci chili, che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina, la primavera, l’estate, l’autunno o l’inverno. Non c’è il momento migliore di questo per essere felice, la felicità è un percorso non una destinazione. Lavora come se non avessi bisogno di denaro, ama come se non ti avessero mai ferito, e balla come se non ti vedesse nessuno. Ricordati che la pelle avvizzisce, i capelli diventano bianchi, e i giorni diventano anni. Ma l’importante non cambia, e la tua forza, la tua convinzione, non hanno età. Il tuo spirito è il piumino che tira via ogni ragnatela, Dietro ogni traguardo c’è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c’è una nuova sfida. Finché sei vivo, sentiti vivo. Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere….” Madre Teresa di Calcutta
FILASTROCCA DELL’INFINITA MAESTRIA di Bruno Tognolini
Per una classe che ha perso la maestra, maggio 2012
Le maestre non muoiono I bambini lo sanno Ogni tanto spariscono Però non se ne vanno
Guardano dalle O Ridono nelle U Vivono in tutto ciò Che ora sai fare tu
Le maestre non muoiono Finché c’è da imparare Il cielo è un grande circolo La scuola è un grande mare
Gli alberi sono pronti Per quadrimestri eterni Gli angeli dei tramonti Preparano i quaderni
In questo giorno voglio salutare tutti. Ho nel cuore un albero con appesi al posto delle palline i nomi di tutti i miei amici. Quelli vicini e quelli lontani. Quelli recenti e quelli passati. Coloro che vedo ogni giorno e quelli che incontro raramente, quelli ricordati sempre e quelli qualche volta dimenticati. Chi inavvertitamente mi ha fatto soffrire. Chi conosco profondamente e chi conosco a malapena. A chi devo tanto e a chi non devo nulla. I miei amici umili ed i miei amici importanti. I nomi di tutti quelli che sono passati nella mia vita. Un albero con radici profonde in modo che i loro nomi non vengano mai strappati dal mio cuore e ai quali l’anno prossimo la fioritura porti speranza, amore e pace. Vi voglio bene, Vi auguro un Buon Natale!
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Lettera all’insegnante di mio figlio
di Abraham Lincoln
Il mio figlioletto inizia oggi la scuola: per lui, tutto sarà strano e nuovo per un po’ e desidero che sia trattato con delicatezza. È un’avventura che potrebbe portarlo ad attraversare continenti, un’avventura che, probabilmente, comprenderà guerre, tragedie e dolore. Vivere questa vita richiederà fede, amore e coraggio. Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri. Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe; che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso… Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico, cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce, e gli insegni il segreto di una risata discreta. Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti… Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri… Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina. Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare… Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando… Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi. Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del vincitore… Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini, ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso. Gli insegni, se può, come ridere quando è triste. Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime. Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza. Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima. Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto. Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio. Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente. Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso. Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in se stesso, perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano. So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare… E’ un così caro ragazzo, mio figlio!
IL VALORE DELLA VITA Omar Falworth
Se sei disposto a dimenticare ciò che hai fatto per gli altri e a ricordare ciò che gli altri hanno fatto per te.
Se sei pronto a non tener conto di ciò che la vita ti deve, ma a prendere nota di ciò che tu devi alla vita.
Ma soprattutto, se riesci a capire che tu sei negli altri e gli altri sono in te e che la cosa più importante della vita non è ciò che riuscirai a prendere da essa, ma ciò che riuscirai a darle….
Allora avrai imparato a vivere.
Il valore della tua vita non sta in ciò che sai, ma in ciò che riesci ad amare di ciò che sai; puoi conoscere tante cose, ma se non riesci ad amarle, il tuo sapere non vale nulla, e la tua vita non vale nulla.
Il valore della tua vita non sta in ciò che hai, ma in ciò che sei; perché in realtà nessuno ha niente. L’unica cosa che si può avere è…se stessi, se hai te stesso hai tutto il mondo, e la tua vita vale più del mondo.
Il valore della tua vita non sta in ciò che pensi, ma in ciò che fai; puoi pensare tutto il bene del mondo, ma se non ti adoperi per farne almeno un po’ è come se pensassi il male, e la tua vita non vale nulla.
Il valore della tua vita si misurerà quando starai per perderla. Se lascerai il mondo un pochino migliore di come lo hai trovato… allora sarà grande.
...Sai vivere quando… pur vivendo in questo mondo complicato resti semplice, pur vivendo in questo mondo ingiusto resti giusto, pur vivendo in questo mondo disonesto resti onesto, pur vivendo in questo mondo falso resti autentico, pur vivendo in questo mondo sporco resti pulito.
Ma soprattutto, sai vivere quando pur vivendo in questo mondo con poco amore riesci ad amare ma ancor di più sai vivere se, nonostante tutto, amerai lo stesso questo mondo.
Ogni giorno è un nuovo giorno di Omar Falworth
Ogni giorno è un nuovo giorno. Tutto da inventare, tutto da vivere, tutto da godere. L’alba lo posa sul palcoscenico della tua vita, e se ne va. Il nuovo giorno è tuo, t’appartiene, nessuno te lo può portare via.
Puoi farne ciò che vuoi. Puoi farne un capolavoro o un fiasco. Perché sei Tu il soggettista… Perché sei Tu il regista… Perché sei Tu il protagonista.
La vita è fatta di tanti nuovi giorni: tutti da inventare, tutti da vivere, tutti da godere. Alzati dalla poltrona di prima fila!… e sali sul palcoscenico della tua vita!
NON TI AUGURO UN DONO QUALSIASI ( Elli Michler )
Non ti auguro un dono qualsiasi,
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI PARTECIPANTI ALLA PLENARIA DELLA CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA del 13 febbraio 2014
Educare è un atto d’amore, è dare vita. E l’amore è esigente, chiede di impegnare le migliori risorse, di risvegliare la passione e mettersi in cammino con pazienza insieme ai giovani. L’educatore nelle scuole cattoliche dev’essere anzitutto molto competente, qualificato, e al tempo stesso ricco di umanità, capace di stare in mezzo ai giovani con stile pedagogico, per promuovere la loro crescita umana e spirituale. I giovani hanno bisogno di qualità dell’insegnamento e insieme di valori, non solo enunciati, ma testimoniati. La coerenza è un fattore indispensabile nell’educazione dei giovani. Coerenza! Non si può far crescere, non si può educare senza coerenza: coerenza, testimonianza. La coerenza è uno sforzo, ma soprattutto è un dono e una grazia. E dobbiamo chiederla! PENSIERI sull’EDUCAZIONE
LA PACE VERRA’ di Charles de Foucauld
Se tu credi che un sorriso è più forte di un’arma, Se tu credi alla forza di una mano tesa, Se tu credi che ciò che riunisce gli uomini è più importante di ciò che li divide, Se tu credi che essere diversi è una ricchezza e non un pericolo, Se tu sai scegliere tra la speranza o il timore, Se tu pensi che sei tu che devi fare il primo passo piuttosto che l’altro, allora… LA PACE VERRA’
Se lo sguardo di un bambino disarma ancora il tuo cuore, Se tu sai gioire della gioia del tuo vicino, Se l’ingiustizia che colpisce gli altri ti rivolta come quella che subisci tu, Se per te lo straniero che incontri è un fratello, Se tu sai donare gratuitamente un po’ del tuo tempo per amore, Se tu sai accettare che un altro, ti renda un servizio, Se tu dividi il tuo pane e sai aggiungere ad esso un pezzo del tuo cuore, allora… LA PACE VERRA’
Se tu credi che il perdono ha più valore della vendetta, Se tu sai cantare la gioia degli altri e dividere la loro allegria, Se tu sai accogliere il misero che ti fa perdere tempo e guardarlo con dolcezza, Se tu sai accogliere e accettare un fare diverso dal tuo, Se tu credi che la pace è possibile, allora… LA PACE VERRA’
Se io possedessi la cultura dei migliori insegnanti, ma non avessi l’amore, non sarei che un oratore intelligente o una persona spiritosa e simpatica. Se conoscessi tutte le tecniche e avessi provato tutti i metodi migliori o avessi una formazione che mi permettesse di sentirmi competente, ma non avessi compreso cosa provano i miei allievi e come pensano, ciò non mi basterebbe per essere un buon insegnante. E se io passassi molte ore a prepararmi per non essere teso né nervoso, ma non provassi ad amare e a comprendere i problemi personali dei miei studenti, ciò non basterebbe ancora per essere un buon insegnante.
Un insegnante è pieno di amore, di pazienza, di bontà. Non fa mistero che altri si confidano a lui. Non spettegola. Non si lascia facilmente scoraggiare. Non si comporta in maniera sconveniente.
Per i suoi allievi è un esempio vivente di buona condotta e ne è consapevole.
L’amore non avrà mai fine. I programmi saranno sorpassati. I metodi passeranno di moda. Le tecniche verranno abbandonate. Il nostro sapere è limitato e noi ne possiamo trasmettere solo una piccola parte ai nostri allievi.
Ma se abbiamo l’amore, allora i nostri sforzi avranno una forza creatrice e la nostra influenza resterà radicata per sempre nella vita dei nostri allievi.
Ora, tre cose rimangono: le tecniche, i metodi e l’amore.
Ma la più importante delle tre è l’amore.
Sergio Cicatelli
AMARE COSTA Ha il prezzo elevato più delle cose che valgono. Costa mantenere la pazienza e dare fiducia. Costa dire: “Perdonami”, e anche: “Ti perdono”. Costa ammettere: “E’ colpa mia” e ricominciare. Costa fare ciò che non piace ma che l’altro vuole. Costa trattenere le lacrime quando piange il cuore. Costa sorridere quando l’umore è a terra. Costa a volte impuntarsi e volte cedere Costa confidarsi e ricevere confidenze. Costa condividere i dolori e sopportare i difetti. Costa cancellare le piccole ombre. Costa lo stare insieme ma anche la lontananza. Costa avere opinioni differenti ma anche dire: “Sì”. Eppure a questo prezzo si genera l’amore vero e pieno! Gli spiccioli non servono per amare. Ci vuole un legno pesante come la croce che conduce ad una meravigliosa Risurrezione del cuore!
I BAMBINI
Dite:è faticoso frequentare i bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccolo.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
È piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi
fino all’altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli.
J. KORCZACK
La bontà di Madre Teresa di Calcutta
Non permettere mai
che qualcuno venga a te
e vada via senza essere
migliore e più contento.
Sii l’espressione
della bontà di Dio.
Bontà sul tuo volto
e nei tuoi occhi,
bontà nel tuo sorriso
e nel tuo saluto.
Ai bambini, ai poveri
e a tutti coloro che soffrono
nella carne e nello spirito
offri sempre un sorriso gioioso.
Dai a loro
non solo le tue cure
ma anche il tuo cuore.
L’AMICIZIA di Jorge Luis Borges
Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
però posso ascoltarli e dividerli con te
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro
però quando serve starò vicino a te
Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e non cadi
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei
però gioisco sinceramente quando ti vedo felice
Non giudico le decisioni che prendi nella vita
mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
però posso offrirti lo spazio necessario per crescere
Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore
però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere
solamente posso volerti come sei ed essere tua amica.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico
in quel momento sei apparso tu…
Non sei né sopra né sotto né in mezzo non sei né in testa né alla fine della lista
Non sei nè il numero 1 né il numero finale e tanto meno ho la pretesa
di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista
Basta che mi vuoi come amica
NON SONO GRAN COSA,
PERO’ SONO TUTTO QUELLO CHE POSSO ESSERE
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Sono bellissime queste poesie
DALLA 5B
Ti ringrazio, carissima Irene!!!
Meravigliosa poesia… erroneamente creduta come poesia indiana ,
erroneamente attribuita ai Sioux..
Invece l’ha scritta Elli Michler!
Questa poesia in realtà è opera di una poetessa tedesca contemporanea, Elli Michler:
http://www.ellimichler.de
La poesia è pubblicata nel libro
“Dir zugedacht” (Dedicato a te), Wunschgedichte (Poesie di augurio) © Don Bosco Verlag (casa editrice), München (Monaco di Baviera)
Qui l’originale:
Ich wünsche dir Zeit
Ich wünsche dir nicht alle möglichen Gaben.
Ich wünsche dir nur, was die meisten nicht haben:
Ich wünsche dir Zeit, dich zu freun und zu lachen,
und wenn du sie nützt, kannst du etwas draus machen.
Ich wünsche dir Zeit für dein Tun und dein Denken,
nicht nur für dich selbst, sondern auch zum Verschenken.
Ich wünsche dir Zeit – nicht zum Hasten und Rennen,
sondern die Zeit zum Zufriedenseinkönnen.
Ich wünsche dir Zeit – nicht nur so zum Vertreiben.
Ich wünsche, sie möge dir übrig bleiben
als Zeit für das Staunen und Zeit für Vertraun,
anstatt nach der Zeit auf der Uhr nur zu schaun.
Ich wünsche dir Zeit, nach den Sternen zu greifen,
und Zeit, um zu wachsen, das heißt, um zu reifen.
Ich wünsche dir Zeit, neu zu hoffen, zu lieben.
Es hat keinen Sinn, diese Zeit zu verschieben.
Ich wünsche dir Zeit, zu dir selber zu finden,
jeden Tag, jede Stunde als Glück zu empfinden.
Ich wünsche dir Zeit, auch um Schuld zu vergeben.
Ich wünsche dir: Zeit zu haben zum Leben !
Elli Michler
La poesia originale si trova nel libro „Dir zugedacht“ di Elli Michler, © casa editrice: Don Bosco Verlag, München (Monaco di Baviera) , 21.Aufl.(edizione) 2012
Si prega di correggere !
Buongiorno!!!
Chiedo scusa ma ho trovato questo riferimento via internet.
Ringrazio per la comunicazione.
Ho provveduto immediatamente alla correzione.
Cordiali saluti
Maestra MG