Coinvolgere i bambini sul tema del cibo è fondamentale e questa mostra ce ne ha offerto l’occasione.
Dal 23 marzo al 18 aprile in C/so U.Sovietica 312 è stata allestita dal VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo- e dal VIDES ITALIA una mostra sensoriale sulla biodiversità alimentare.
Questo percorso sensoriale-cognitivo, attraverso la metafora del viaggio in cinque paesi del Sud del Mondo e cioè Albania, Benin, Palestina, Perù e Repubblica Democratica del Congo, induce i partecipanti a vivere e sperimentare la ricchezza delle produzioni agricole dei diversi paesi, riproducendo i suoni, colori, odori, alimenti, vegetazione, situazioni e stili di vita dei popoli che vi abitano.
Abbiamo iniziato così ad approfondire tutta una serie di tematiche che gravitano attorno al nostro cibo e non solo.
È importante sapere che il cibo non nasce e muore in cucina e nei nostri piatti, bensì è prodotto nelle campagne, trasportato, venduto attraverso diversi canali, cucinato, mangiato ed è parte di noi.
È importante capire quanto impattanti possano essere le scelte alimentari di ognuno di noi, e conseguentemente come sia necessario operarle in modo consapevole ed informato.
Prima di tutto abbiamo capito che la BIODIVERSITÀ rappresenta la varietà degli ecosistemi che comprendono sia le comunità degli organismi viventi all’interno dei loro particolari habitat (insieme delle condizioni ambientali), sia le condizioni fisiche in cui essi vivono.
La BIODIVERSITÀ non è però distribuita in maniera uniforme sulla Terra, poiché la diversità di flora (vegetazione) e fauna ( animali) dipende dal clima, dall’altitudine, dal suolo e dalla presenza di altre specie.
Ed ora la parola agli alunni di 1^ C che, con i loro semplici pensieri, vi informano su cosa hanno imparato durante la visita.
L’8 aprile siamo andati all’Istituto Edoardo Agnelli per visitare la mostra “Quando il cibo è SAPERE – Sopravvivenza, Alimentazione, Piacere, Educazione, R”. Linda
Appena entrati ci hanno accolto le maestre Roberta e Francesca con un bel sorriso. Chiara
Le maestre si sono presentate e hanno introdotto la mostra. Fabrizio
Poi ci hanno fatto vedere su una grande cartina i luoghi che avremmo conosciuto. Massimo
Abbiamo iniziato il nostro viaggio salendo sull’aereo Cessna. Anna
Ma prima di salire ci hanno consegnato il Passaporto. Emanuele
Su questo aereo abbiamo sorvolato la Foresta Amazzonica. Pietro
Siamo così giunti nel paese degli Achuar, un popolo indigeno che si trova tra il Perù e l’Ecuador. Asia
È stato molto interessante entrare in una loro capanna e vedere i loro oggetti. Francesco D.
In questa capanna vive una famiglia allargata composta dal capo con una o più mogli, dai suoi figli e dai figli dei figli. Jacopo
Ai lati della capanna erano posizionate le amache grandi per gli adulti e quelle piccole per i bambini. Caterina
Al centro della capanna ho visto le panche attorno ad una pentola usata per cucinare. Giulia A.
La maestra Francesca ci ha dipinto il volto come fanno gli Achuar durante le loro cerimonie. Carlotta
Gli Achuar si dipingono il viso prima di fare la guerra per diventare più forti. Miriam
Questo popolo vive di artigianato, di caccia e pesca e sa produrre profumi e oli dalle piante. Filippo
Dopo siamo arrivati in Albania e la maestra Roberta ci ha fatto annusare il cacao ed il caffè. Io ho saputo subito individuare l’aroma esatto.Edoardo C.
Nel Congo abbiamo imparato a seminare perchè lì si è pensato di sviluppare un programma di educazione alimentare e creare un giardino scolastico. Alice
I bambini del Congo, spesso malnutriti, imparano a seminare. Andrea
Nella penultima tappa del nostro viaggio, siamo giunti in Palestina, nella terra di Gesù. Eleonora
Qui è nata un’ importante cantina che produce un buon vino. Giulia S.
Siamo arrivati al termine della visita, scattando la foto di gruppo. Francesco A.
La foto ci è stata scattata dal computer della mostra. Francesco P.
Ognuno di noi ha ricevuto un dischetto della mostra. Alessia
Francesca e Roberta hanno consegnato alla maestra Maria Grazia due guide illustrate. Edoardo G.
Abbiamo lavorato anche in classe per imparare a non sprecare il cibo. Nicole
Io purtroppo non ho visitato la mostra con i miei compagni, ma ho visto le foto. Edoardo Gov.
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