INDEX per l’inclusione e differenze tra DSA, BES, PEI, PDP

Per avere le IDEE chiare:

In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana” (Dir. MIUR 27/12/2012).

BES

1. L’INDEX per l’inclusione                                                                                                 per promuovere l’apprendimento e la partecipazione nella scuola. Edizione italiana a cura di Fabio Dovigo e Dario Ianes della Erickson

2. Differenze tra DSA, BES, PEI, PDP

3. Alunni con disabilità

4. PEI

5. Dossier dell’alunno con disabilità

5BIS. Che cos’è il PDP?

6.PDP: come stenderlo in 5 passi

 

Se gli alunni hanno diagnosi di disturbi evolutivi e cioè diagnosi di ADHD, Disturbi del Linguaggio, Disturbi della coordinazione motoria o non-verbali  la scuola è in grado di decidere in maniera autonoma, “se” utilizzare, o meno, lo strumento del PDP, in caso non lo utilizzi ne scrive le motivazioni, infatti: “la scuola può intervenire nella personalizzazione in tanti modi diversi, informali o strutturati, secondo i bisogni e la convenienza. (…) il Consiglio di Classe è autonomo nel decidere se formulare o non formulare un Piano Didattico Personalizzato con eventuali strumenti compensativi e/o misure dispensative, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione” (Piano Didattico Personalizzato, pag. 2 Nota Ministeriale MIUR del 22/11/2013, n°2363)

Alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale: “Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche” (Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, CM MIUR n° 8-561 del 6/3/2013).

Se un alunno (in assenza di diagnosi o certificazioni mediche) mostra delle difficoltà di apprendimento legate al fatto di provenire da un ambiente con svantaggio socio-economico, con deprivazioni culturali o linguistiche (come nel caso degli stranieri), può essere aiutato dalla scuola con l’adozione di percorsi individualizzati e personalizzati come strumenti compensativi e/o dispensativi (pag. 3 CM MIUR n° 8-561 del 6/3/2013).    La Scuola “non” è obbligata a fare il PDP, dunque sceglie in autonomia se farlo o meno  e gli interventi dovranno essere temporanei ( legati alla necessità del momento).

“Si ribadisce che, anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno diritto alla certificazione di Disabilità o di DSA, il Consiglio di classe è autonomo nel decidere se formulare o non formulare un Piano Didattico Personalizzato, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione”

7. Valutare gli alunni con BES

8. Leggere i DSA con Piperita Patty

9. Risorse per la DISLESSIA in biblioteca ed in rete (Biblioteche civiche torinesi)

10.E’ dislessia? Piccola guida pratica per gli insegnanti  (a cura dell’USR del Piemonte)

11.” DSA: cosa fare a scuola”  della dott.ssa Anna La Prova

Schema riassuntivo a cura del dr. Gianluca Lo Presti ( sito SENPA)

Alunni che necessitano di Bisogni Educativi Speciali a scuola sono:

 

Come lo individuo

Cosa faccio

Per quanto tempo

Disabilità certificata ai sensi dell’art. 3 c.1 e c.3 della legge 104/1992

Disabilità intellettiva

PEI

Sempre ma con modifiche annuali.

Disabilità sensoriale e motoria

Altra disabilità

Disturbi evolutivi specifici (con certificazione o con diagnosi)

DSA

Legge 170/2010

 

In attesa di certificazione, va bene diagnosi di specialista privato.

CM n° 8 del 6/3/2013

PDP

Sempre ma con modifiche annuali.

Diagnosi di ADHD

-Bordeline cognitivi

-Disturbi evolutivi specifici

 

Per “diagnosi” si intende invece un giudizio clinic

o, attestante la presenza di una patologia o di un

disturbo, che può

essere rilasciato da un medico, da uno psicologo o

comunque da uno specialista iscritto negli albi del

le professioni

sanitarie.”

CM n° 8 del 6/3/2013

 

Strategie didattiche non formalizzare

 

oppure

 

PDP

 (se il CdC lo ritiene opportuno)

 

“Il Consiglio di classe è autonomo nel decidere se formulare o non formulare un Piano Didattico personalizzato, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione”

(Nota MIUR del 22/11/2013, n°2363)

Circoscritto nell’anno scolastico di riferimento e messo in atto per il tempo strettamente necessario.

 

CM n° 8 del 6/3/2013

 

 

 

Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale

Tali tipologie di BES dovranno

essere individuate sulla base di elementi oggettivi

(come ad es. una segnalazione degli operatori dei  servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.”

Note

La diagnosi di BES non esiste.

IMPORTANTISSIMO: Per aumentare il successo scolastico di tutto il gruppo classe, e non solo di quelli con BISOGNI SPECIALI, è fondamentale creare il giusto clima. Ciò permetterà di “far star bene” gli alunni ed i docenti e soprattutto permetterà di operare serenamente una didattica flessibile e personalizzata, senza dover inventare difficoltose strategie al fine di nascondere alla classe il diverso stile di apprendimento di ogni allievo.

Per le normative ( clicca qui)

Deliberazione della Giunta Regionale del Piemonte 4 febbraio 2014 n. 16-7072

Indicazioni per la diagnosi e la certificazione diagnostica dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) nella Regione Piemonte del 22-5-2014

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